Non c’è dubbio che il Cinquecento rappresenti, dal punto di vista metrico e stilistico, uno dei momenti più sperimentali e al contempo più teoricamente consapevoli della nostra tradizione letteraria. Inquieta deferenza al modello petrarchesco, tensione verso la norma e insofferenza delle regole, riesumazione archeologica dell’antico e costante riflessione sugli strumenti e gli istituti della scrittura in versi si intrecciano in una stagione irripetibile, che i contributi raccolti in questo volume – dovuti per lo più a ricercatrici e ricercatori molto giovani – esaminano originalmente da diverse angolazioni. Vengono così osservati da vicino non solo autori a vario titolo canonici come Sannazzaro, Bembo, Tolomei e Bernardo Tasso, ma anche sperimentatori più sbrigliati del tipo di Catti, Firenzuola e Tesauro, oltre che un genere per eccellenza oltranzistico come quello della sestina lirica. La luce viene quindi puntata sui grandi nodi teorici, oggetto della seconda sezione del libro, nella quale si discute tra gli altri di Trissino, Ruscelli e Speroni, immergendosi nella selva di programmi, manifesti e trattati che costellano dall’inizio alla fine il lungo secolo delle regole e delle dispute, che fu anche il secolo di alcuni dei nostri massimi capolavori.

I versi e le regole. Esperienze metriche nel Rinascimento italiano. Atti della Giornata di Studi (Pisa, 4 giugno 2018), a cura di M. Dal Cengio e N. Magnani / DAL CENGIO, Martina; Magnani, Nicolò. - (2020), pp. 1-246.

I versi e le regole. Esperienze metriche nel Rinascimento italiano. Atti della Giornata di Studi (Pisa, 4 giugno 2018), a cura di M. Dal Cengio e N. Magnani

Martina Dal Cengio;
2020

Abstract

Non c’è dubbio che il Cinquecento rappresenti, dal punto di vista metrico e stilistico, uno dei momenti più sperimentali e al contempo più teoricamente consapevoli della nostra tradizione letteraria. Inquieta deferenza al modello petrarchesco, tensione verso la norma e insofferenza delle regole, riesumazione archeologica dell’antico e costante riflessione sugli strumenti e gli istituti della scrittura in versi si intrecciano in una stagione irripetibile, che i contributi raccolti in questo volume – dovuti per lo più a ricercatrici e ricercatori molto giovani – esaminano originalmente da diverse angolazioni. Vengono così osservati da vicino non solo autori a vario titolo canonici come Sannazzaro, Bembo, Tolomei e Bernardo Tasso, ma anche sperimentatori più sbrigliati del tipo di Catti, Firenzuola e Tesauro, oltre che un genere per eccellenza oltranzistico come quello della sestina lirica. La luce viene quindi puntata sui grandi nodi teorici, oggetto della seconda sezione del libro, nella quale si discute tra gli altri di Trissino, Ruscelli e Speroni, immergendosi nella selva di programmi, manifesti e trattati che costellano dall’inizio alla fine il lungo secolo delle regole e delle dispute, che fu anche il secolo di alcuni dei nostri massimi capolavori.
2020
poetica cinquecentesca; sperimentalismo metrico; Rinascimento
DAL CENGIO, Martina; Magnani, Nicolò
06 Curatela::06a Curatela
I versi e le regole. Esperienze metriche nel Rinascimento italiano. Atti della Giornata di Studi (Pisa, 4 giugno 2018), a cura di M. Dal Cengio e N. Magnani / DAL CENGIO, Martina; Magnani, Nicolò. - (2020), pp. 1-246.
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